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Si fa parecchia confusione sul parapendio. Il grande pubblico, in genere, si limita a sapere che è una disciplina degli sport dell'aria, ma tende a confonderlo con paracadutismo e deltaplano, volo a vela o skydiving.
Niente di più impreciso. È anche dall'ignoranza che nascono dei timori ingiustificati attorno a certi passatempi, e questo sito vuole riparare a tutto ciò con informazioni obiettive, corrette e soprattutto aggiornate.
Innanzitutto: pur essendo nell'immaginario da poco tempo, in realtà il parapendio nasce all'inizio degli anni Sessanta negli USA. Il funzionamento è semplice: una struttura di tela è agganciata al pilota attraverso dei cordini. Il pilota stesso comanda il movimento del parapendio in volo attraverso una pedalina - per iniziare la fase di volo si può contare solo sul proprio peso, e quindi occorre avere un punto di partenza rialzato. Si può andare in parapendio da soli oppure in due.
La Penisola offre oltre 500 località adatte alla pratica del parapendio: la maggior parte sono in Nord Italia e nello specifico nelle Alpi, ma sono particolarmente suggestivi i voli dall'Etna, dai Monti Sibillini o dal Soratte. La sicurezza è valorizzata al massimo: nel volare si indossa sempre un paracadute di emergenza.
Volare, come cantava anche Modugno in un brano del 1958, poi divenuto famoso in tutto il mondo, oltre a classificarsi secondo tra le hit dei primi 50 anni dell’Eurovision! Chi vincerà l’Eurovision Song Contest di quest’anno? Controlla le quote per le scommesse, quelle dei migliori siti AAMS, a CasinoItaliani.it!